Cibo e fumetti, un’accoppiata vincente

Il rapporto tra cibo e fumetti è antichissimo. Già con il fumetto europeo, risalente agli inizi dell’800, si può notare un certo rilievo e importanza del cibo nello sviluppo delle storie, anche se è nel ‘900 che alcuni alimenti sono diventati veri e propri pilastri narrativi nei fumetti. 

Braccio di ferro e gli spinaci

È il 1929 quando gli spinaci di Braccio di Ferro diventano la prima pietanza a diventare autentica protagonista di un racconto a fumetti. Solo infatti grazie al consumo di quella verdura, ritenuta ricchissima di ferro, il celebre marinaio creato da Elzie Crisler Segar poteva superare le avversità. 

Il successo fu strepitoso, a tal punto che la cittadina texana di Crystal City, la cui maggior produzione agricola consisteva in spinaci, dedicò una statua a Braccio di Ferro nel 1937, tanto l’economa locale aveva beneficiato del successo di Popeye (braccio di ferro).

Tex Willer e le cene per veri cowboy

Tenendo l’obiettivo sul cibo nei fumetti, impossibile non ricordare il celeberrimo Tex,  nato dalle matite di Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini nel 1948 ed edita in Italia dalla Sergio Bonelli Editore. 

Si tratta della più duratura serie a fumetti italiana di sempre. La cena diventa nei fumetti di tex un momento di ristoro e di calma dopo giornate intere a cavalcare nelle sterminate praterie americane. Anche per il lettore c’è quasi il bisogno di fermarsi, ristorarsi e riflettere e godere insieme al personaggio di un attimo di tranquillità. 

In Tex il cibo si fa essenzialità: Lardo, fagioli, gallette, pemmican sono i pasti più consumati, se presenti, perché spesso Tex e Kit si devono accontentare di un po’ di caffè caldo e nulla più.

Asterix e Obelix, fame gallica

Il cibo non può mancare anche nei fumetti di Asterix, incentrata sull’omonimo personaggio gallo, di genere umoristico/avventuroso creata da René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni) e pubblicata a partire dal 1959 sulla rivista Pilote. 

In particolareil cibo è fondamentale per il fido amico di Asterix, Obelix, un omone dotato di una forza e una fame sovraumana.

Obelix è stato disegnato come un bonaccione dall’insaziabile appetito, infatti non c’è niente che ami più di un buon banchetto intorno al fuoco con i suoi amici e una gran quantità di cinghiali arrosto, oltre che malmenare legionari romani, antagonisti dei due amici galli. 

Il cibo, così come negli altri fumetti, diventa qui momento di convivialità, di riflessione, un momento imprescindibile anche nella vita reale, di cui i fumetti sono un’emanazione artistica. 

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