Oggi è uno degli alimenti più amati al mondo. La storia della pizza ha origini antichissime strettamente legate al Regno di Napoli. Ma la prima pizza non è stata di certo la Margherita, come si è pensato per decenni, ma la “Mastunicola”.
La pizza Mastunicola, ecco come si preparava
Si hanno notizie certe della pizza a Napoli già dal ‘500. Niente pomodoro però e nemmeno la mozzarella.
Secondo alcune fonti dell’epoca, le donne preparavano la pizza “Mastunicola”, il cui nome deriva da “Vasinicola”, ovvero basilico in dialetto.
Questa pizza particolare, bassa e tonda, veniva condita con lardo, cigoli (o ciccioli, piccole palline ricavate dalla cotenna del maiale), formaggio di pecora, pepe e basilico. Alimenti poveri e facilmente reperibili dai contadini. Una ricetta semplice, di sostanza, che oggi potrebbe tranquillamente configurarsi come una pizza gourmet.
Pomodoro? Questo sconosciuto
Il pomodoro non era assolutamente un alimento utilizzato per la pizza. Arriverà sulle tavole napoletane e sulla pizza solo un paio di secoli dopo, in epoca borbonica.
Francesco de Boucard nel suo “Usi e costumi di Napoli” descrivendo il modo in cui veniva condita la pizza a Napoli nella metà dell’ ‘800 De Boucard narrava che le pizze più comuni venivano condite con gusti come sale, olio, origano e aglio tritato, mentre solo le preparazioni più elaborate e per “ricchi” prevedevano anche prosciutto e pomodoro.